“Tutta la vita che c’è”, laboratorio di narrativa esperienziale
Una scatola può contenere tante cose, da conservare, ordinare o spedire. Talvolta un regalo o un oggetto associato a ricordi o avvenimenti a cui siamo legati. Far entrare in una scatola #tuttalavitachecè, come recita il nome del laboratorio di narrativa esperienziale, è una impresa ardua, ma ognuno può metterci ciò che vuole, qualcosa di sé o un messaggio da veicolare sotto varie forme artistiche. Il gruppo #giovanisenzaconfini , provenienti dall’Africa, dall’Asia, dall’America latina e dall’Europa, ha dimostrato grande partecipazione attiva e ogni partecipante ha raccontato la propria storia riponendo nella scatola sogni, desideri, delusioni, aspettative, ricordi dell’esperienza migratoria. Una narrazione artistica che ha reso più coeso e solidale il gruppo, coordinato sapientemente da Sara Hourani. In ogni scatola ritroverete pezzi delle loro storie e in una di queste una frase in lingua straniera che dice “Se lasci la tua paura avrai più spazio per vivere il tuo sogno”.