Musica, poesia, teatro e volontariato
Musica, poesia, teatro e volontariato. Quattro esperienze di una vita autentica e piena di creatività, umanità e solidarietà. Una vita attiva, quella di Lena, che non può essere relegata nel ricordo ma che ha avuto una contaminante forza generativa in tante persone che si sono ritrovare a continuarne l’opera con generosità. Tante donne hanno voluto testimoniarlo in prima persona vivificandone l’impegno volontario. A ventiquattro ore di distanza di un 8 marzo ad ARCOIRIS, intriso di emozione e commozione, siamo ad interrogarci, con sorpresa, di quanto la cultura sia una struttura che connette azioni e relazioni. Un’azione benevola che procura gioia e gioisce nel procurarla, accompagnata da una inclinazione e da una disposizione d’animo a compierla. Il dono che dà è un dono perfetto perché si configura come massimamente immateriale, dal momento che di fatto offre non tanto un oggetto quanto una forma di relazione (e dunque qualcosa di intangibile e immateriale). Di fatto stiamo parlando di qualcosa che riguarda una delle dimensioni più profonde della nostra esistenza. Parliamo dell’aspetto forse più bello della nostra umanità, ossia della generosità, che implica il doppio dinamismo del ricevere e del dare. Parliamo del dono autentico, perché il bene si diffonde da sé. Il mistero del dono rivela che nessuno è così povero da non avere qualcosa da donare e nessuno è così ricco da non aver bisogno del dono gratuito per poter vivere. In questo senso il dono vero è tutt’altro che un’offerta unilaterale, ma esprime la parte più bella della nostra umanità, ossia la solidarietà e la reciprocità buone. Grazie Lena e grazie a tutte le volontarie per averci fatto scoprire che non c’è un vuoto né prima né dopo.