La lunga strada verso la democrazia paritaria nelle professioni liberali
Una croce ugonotta, un libro e una macchinina giocattolo del suo bambino sono i tre oggetti che Francesca Litigio, pastora della Chiesa Battista di Cagliari, ha mostrato alla platea studentesca dell’istituto LEVI di Quartu Sant’Elena. Tre simboli dell’identità del protestantesimo, del valore dell’istruzione e del viaggiare che consente di avere una dimensione internazionale dei problemi. Simboli che hanno contraddistinto la vita e l’azione di #lidiapoët, una valdese, avvocata e femminista ante litteram, che si vide rifiutare l’iscrizione nella avvocatura da una sentenza della Corte d’appello di Torino il 14 novembre 1883.
La lunga strada verso la democrazia paritaria nelle professioni liberali quali quelle di medico ed avvocato, è stata illustrata da Rossana Perra, consigliere dell’ordine degli avvocati di Cagliari e assessora comunale, con l’obiettivo di garantire l’equilibrio dei piatti della bilancia contenuto nel simbolo dell’ordine forense.
Rompere il “soffitto di cristallo (glass ceiling)” è la metafora usata da Susanna Pisano, consigliera di parità della città metropolitana di Cagliari e avvocata che ha fatto parte della commissione pari opportunità del consiglio nazionale forense, per evidenziare l’insieme di barriere sociali, culturali e psicologiche che si frappone come un ostacolo insormontabile, ma all’apparenza invisibile, al conseguimento della parità dei diritti e alla concreta possibilità di fare carriera nel campo del lavoro per categorie storicamente soggette a discriminazioni a partire da quella di genere.
Sandra Pani , dell’associazione GiULia Giornaliste e moderatrice della tavola rotonda, ha evidenziato l’importanza di modificare lo squilibrio informativo sulle donne anche utilizzando un linguaggio privo di stereotipi e declinato al femminile.
Non è casuale che questa iniziativa dell’8 marzo, promossa da ARCOIRIS in collaborazione con l’Istituto Superiore di Istruzione Primo Levi, insolita e incerta fine alla fine a causa di uno sciopero generale, sia stata realizzata con una platea composta per la stragrande maggioranza da studenti a testimonianza che anche nel mondo dell’istruzione permane una divisione sessuale, perché una cosa è parlare di democrazia paritaria in un istituto magistrale o nei licei, altro in un istituto di istruzione tecnica. Una platea che ha tributato un lungo applauso a Elisa Piano che con una performance teatrale ha interpretato #Antigone nell’antitesi tra diritto positivo (umano e di conseguenza mutevole, incostante, volubile) e diritto naturale (divino e immutabile).