“Tutta la vita che c’è”
Mettete attorno a un tavolo una ventina di persone, consegnate una scatola di scarpe e tanti oggetti per sviluppare la creatività artistica, consigliate un pizzico di estro, aggiungete una abbondante intelligenza emotiva, per riempire la propria scatola di richiami ad episodi importanti della vita che dovranno essere narrati. Superato il primo momento di imbarazzo, invitate alla meditazione sul da farsi con un rilassante sottofondo musicale per mindfulness. In breve tempo dalla scatola escono scenari per intavolare racconti autobiografici da condividere e la forza del gruppo aumenterà assieme alla autoconsapevolezza, alla capacità di motivare sé stessi, persistere nel perseguire un obiettivo, attraverso lo sviluppo di competenze personali e sociali. E sarà bello scoprire, come dice il nome del laboratorio odierno, “Tutta la vita che c’è”.
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